venerdì 17 ottobre 2014

La moda gotica della Fashion Witch di Alba

Il 14 novembre si svolgerà ad Alba, in provincia di Cuneo, l’evento dal nome “Fashion Witch”: vestirsi da masche, un evento che celebra la moda gotica e il folklore piemontese. Le masche sono le tradizionali “streghe” piemontesi.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e curata dal direttore del MIAAO (Museo Internazionale di Arti Apllicate Oggi di Torino) Enzo Biffi Gentili e appartiene al progetto “Cuneo gotic” e sarà una vetrina per giovani stilisti che potranno proporre le loro creazioni e un progetto di neogothic capsule collection.

I creativi saranno giudicati da esperti del settore, in primis lo stilista Osvaldo Montalbano, dalla referente Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dalla giornalista di Vogue Italia Elisabetta Caprotti. L’ambito premio finale consiste nell’organizzazione di una sfilata, che si svolgerà nei giorni del Fashion Witch.

La moda gotica viene spesso associata all’evoluzione “gothic” del punk, dal quale si è sviluppato il corrispondente genere musicale. Per quanto concerne nello specifico, gli abiti, si ispirano alle creazioni di Epoca Vittoriana e post – Vittoriana e sono caratterizzati da pizzi, maniche a pagoda, corsetti strettissimi e volumi sproporzionati. Ma queste sono solo alcune delle declinazioni del gotico fashion, che si è sviluppato in ramificazioni che sfociano nel romantico, nell’esoterismo, nel metal e addirittura nel fetish.

Un’interessante evoluzione della cultura gotica nella moda è lo stile Gotich Lolita, nato in Giappone dalla fusione tra due stili. Le dame gotich lolita sono eleganti principesse che indossano abiti ottocenteschi riadattati al tradizionale canone estetico giapponese, che enfatizzano gli aspetti più “vezzosi” della moda del tempo, fondendoli con dettagli e riferimenti alla cultura manga.

Tra gli stilisti del gotico italiano c’è la giovanissima Giovanna Tringali, di Augusta, in provincia di Siracusa, le cui creazioni sono in stile neogotico siciliano. La fashion designer ha unito le tradizioni tessili della sua terra d’origine con la sua passione e attitudine per il gotico, per esempio utilizzando il ricamo siciliano su tombolo. Per la sua collezione “Revival 60’s” ha prodotto abiti in ecopelle nera effetto wet, con l’utilizzo di elegante tulle ricamato a fiori a rilievo, e abiti di chiffon nero con fiori intagliati a mano e impreziosito da sapienti dettagli in argento.

Eccessiva e di impatto è invece la creazione “La lumaca testarda” di Osvaldo Montalbano, maestro del gotico che sarà tra i giurati del concorso dell’evento. Il nome dell’abito è piuttosto evocativo e descrive una giacca con collo lavorato San Gallo e doppiata in vinile, sormontata da una parrucca gonfiabile ornata da tulle, da indossa re con una vistosa collana a cerchi in mogano.

Per maggiori informazioni sul Fashion Witch, potete visitare il sito dell’evento.

 Virginia Mazzotti

lunedì 6 ottobre 2014

Textile vivant, alla Triennale si esplora l’arte del textile design

Virginia Mazzotti - Textile Vivant

Dall’11 settembre al 9 novembre la Triennale di Milano ospiterà la mostra Textile vivant, percorsi, esperienze e ricerche del textile design. Curata da Maria Grazia Soldati, Barbara del Curto, Giovanna Maria Conti ed Eleonora Fiorani, con la collaborazione di Peter Bottazzi, progettista dell’allestimento, e di Rossana Gaddi che si occupa dell’immagine grafica, l’esposizione vuole presentare al pubblico l’unicità e l’eccellenza del textile design italiano. Il settore si sviluppa in un contesto che comprende i distretti industriali di Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, tra i quali Lecco, Como, Carpi, Modena, Prato, le aziende di moda e l’ingegneria dei materiali.
Il textile è un ibrido tra moda e design che spesso si intreccia con la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. Questi due ambiti stanno diventando nodali per il settore, il quale è al centro delle relazione tra università, centri di ricerca, istituti nazionali, artisti e designers che collaborano all’ideazione di tessuti innovativi, tridimensionali, a stampa digitale, ripiegabili, trattati con enzimi e di materiali termosensibili, eco - sostenibili, traspiranti. Nel textile, spesso il “nuovo” abbraccia la tradizione; si concretizza in vere e proprie opere d’arte che riproducono la struttura delle creazioni dei telai e dell’intreccio manuale di fili di tessuto.

All’interno della sala della mostra i visitatori si muoveranno tra installazioni sensoriali che li guideranno nell’esplorazione di un’arte ancora poco conosciuta, nonostante sia presente in molti elementi della quotidianità. Essi saranno condotti in un affascinante percorso visivo e tattile che permetterà loro di scoprire la storia di un oggetto “textile”, dal filato al prodotto finito.
Nelle sale di Textile vivant saranno esposte le installazioni dei designers Nanni Strada e Carlo Rivetti. Nanni Strada, fondatrice del corso di moda del Politecnico di Milano, è guidata dall’intento di affrancare l’abito dal sue legame con la sartoria e le mode, per creare modelli tramite l’approccio del design; tra le sue creazioni, “Matrix”, tessuti plissettati, “Pli – Plà” abiti flessibili ripiegabili, “Torchon”, abiti per viaggiare.
Carlo Rivetti è proprietario del brand Stone Island, risultato delle ricerca costante sui tessuti e le fibre, che vengono nobilitati dalla funzione per la quale sono utilizzati. Un esempio sono i giubbotti in monofilamento di un particolare nylon ottenuto tramite la tecnologia del filtraggio di acque.
Saranno inoltre presenti aziende come ZIP GFD, RadiciGroup, Candiani, Canepa e le sperimentazioni artistiche di Afran, Ilaria Beretta Deda Barattini, Ivana Margherita Cerisara, con la collaborazione di Fibretec, Base, Texpoint.

Per maggiori informazioni sull’esposizione Textile vivant è possibile visitare il sito ufficiale della Triennale: http://www.triennale.it/it/mostre/future/3580-textile-vivant-percorsi-esperienze-e-ricerche-del-textile-design#.VC1nUGd_v_E


Virginia Mazzotti