Dall’11 settembre al 9 novembre la Triennale di Milano ospiterà la mostra Textile vivant, percorsi, esperienze e ricerche del textile design. Curata da Maria Grazia Soldati, Barbara del Curto, Giovanna Maria Conti ed Eleonora Fiorani, con la collaborazione di Peter Bottazzi, progettista dell’allestimento, e di Rossana Gaddi che si occupa dell’immagine grafica, l’esposizione vuole presentare al pubblico l’unicità e l’eccellenza del textile design italiano. Il settore si sviluppa in un contesto che comprende i distretti industriali di Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, tra i quali Lecco, Como, Carpi, Modena, Prato, le aziende di moda e l’ingegneria dei materiali.
Il
textile è un ibrido tra moda e design che spesso si intreccia con la ricerca
scientifica e l’innovazione tecnologica. Questi due ambiti stanno diventando
nodali per il settore, il quale è al centro delle relazione tra università,
centri di ricerca, istituti nazionali, artisti e designers che collaborano
all’ideazione di tessuti innovativi, tridimensionali, a stampa digitale,
ripiegabili, trattati con enzimi e di materiali termosensibili, eco -
sostenibili, traspiranti. Nel textile, spesso il “nuovo” abbraccia la
tradizione; si concretizza in vere e proprie opere d’arte che riproducono la
struttura delle creazioni dei telai e dell’intreccio manuale di fili di
tessuto.
All’interno
della sala della mostra i visitatori si muoveranno tra installazioni sensoriali
che li guideranno nell’esplorazione di un’arte ancora poco conosciuta,
nonostante sia presente in molti elementi della quotidianità. Essi saranno
condotti in un affascinante percorso visivo e tattile che permetterà loro di scoprire
la storia di un oggetto “textile”, dal filato al prodotto finito.
Nelle
sale di Textile vivant saranno esposte le installazioni dei designers Nanni
Strada e Carlo Rivetti. Nanni Strada, fondatrice del corso di moda del
Politecnico di Milano, è guidata dall’intento di affrancare l’abito dal sue
legame con la sartoria e le mode, per creare modelli tramite l’approccio del
design; tra le sue creazioni, “Matrix”, tessuti plissettati, “Pli – Plà” abiti
flessibili ripiegabili, “Torchon”, abiti per viaggiare.
Carlo
Rivetti è proprietario del brand Stone Island, risultato delle ricerca costante
sui tessuti e le fibre, che vengono nobilitati dalla funzione per la quale sono
utilizzati. Un esempio sono i giubbotti in monofilamento di un particolare
nylon ottenuto tramite la tecnologia del filtraggio di acque.
Saranno
inoltre presenti aziende come ZIP GFD, RadiciGroup, Candiani, Canepa e le sperimentazioni
artistiche di Afran, Ilaria Beretta Deda Barattini, Ivana Margherita Cerisara,
con la collaborazione di Fibretec, Base, Texpoint.
Per
maggiori informazioni sull’esposizione Textile vivant è possibile visitare il
sito ufficiale della Triennale: http://www.triennale.it/it/mostre/future/3580-textile-vivant-percorsi-esperienze-e-ricerche-del-textile-design#.VC1nUGd_v_E
Virginia Mazzotti
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